trapianti d'organo
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Trapianto d’organoCHE COS’È Tecnicamente, il trapianto di un organo consiste nell’introduzione nel corpo di una persona di un organo funzionante prelevato da un altro individuo. Si tratta di un intervento molto complesso, anche se ormai in molti paesi si sono raggiunti livelli di eccellenza. I pazienti che si sottopongono a un trapianto risultano iscritti alla lista… In cosa consiste un trapianto d’organo?Per trapianto si intende il trasferimento in un soggetto ricevente di un organo o tessuto prelevato da un soggetto donatore. Gli organi che attualmente si trapiantano sono: il rene, il cuore, il fegato, i polmoni, il pancreas, l’intestino Il rigetto di un organo può essere evitato?Il rigetto è la risposta del nostro corpo all'organo trapiantato. Ma con la terapia immunosoppressiva le risposte possono essere ben controllate Come aumentare le probabilità di successo di un trapianto?Negli ultimi anni sono state sviluppate tecniche in grado di aumentare il tempo di conservazione di un organo. Aumentando il ricorso a queste procedure, si potranno realizzare prelievi e trapianti intercontinentali Tumori neuroendocrini curati col trapianto di fegatoUna speranza in più per le persone colpite da un tumore neuroendocrino arriva dal trapianto di fegato. Sopravvivenza quadruplicata rispetto a chi segue le terapie tradizionali Rischio tumori sottovalutato dopo un trapianto d’organoI pazienti sottoposti a trapianto d’organo aderiscono poco agli screening oncologici. Ma l’immunodepressione può ridurre le difese contro i tumori di origine infettiva Come cambia la vita dopo un trapianto?Il tempo necessario a un completo recupero è legato all'organo in questione. Il trapianto di rene permette un ritorno a una vita normale già in venti giorni, quello di fegato rimane il più complesso Come avviene l’accertamento di morte prima del prelievo di organi?Il passaggio è necessario, in vista dell'eventuale prelievo di organi. A certificare la morte è una commissione esterna composta da almeno tre medici: un rianimatore, un neurologo e un medico legale (o della direzione sanitaria)