alimentazione

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  1. Gli alimenti biologici non abbassano il rischio di cancro
    MagazineGli alimenti biologici non abbassano il rischio di cancro
    Uno studio inglese conferma come le probabilità di sviluppare un tumore tra le donne che seguono una dieta organica non siano inferiori
  2. A tavola chi ci comanda non è il gusto, ma i nostri geni
    MagazineA tavola chi ci comanda non è il gusto, ma i nostri geni
    Ve ne sarebbero 17 a condizionare le nostre preferenze alimentari. La scoperta, fatta da ricercatori italiani, potrà rivoluzionare la nostra alimentazione
  3. Le sette regole che salvano i reni
    MagazineLe sette regole che salvano i reni
    Una dieta ipoproteica e a basso contenuto di sale previene o rallenta l’insorgenza di patologie renali. Dagli esperti della Associazione Dietisti i consigli per una sana alimentazione
  4. La diabulimia che rischiano i giovani
    MagazineLa diabulimia che rischiano i giovani
    E’ la condizione di disturbo del comportamento alimentare che si sviluppa in adolescenti con diabete
  5. Noci della Prevenzione: i supermercati in cui trovarle
    News dalla fondazioneNoci della Prevenzione: i supermercati in cui trovarle
    Fondazione Veronesi con Mocerino Frutta Secca lancia le Noci della Prevenzione. Ecco dove trovarle.
  6. Parlare due lingue ritarda il rischio Alzheimer
    MagazineParlare due lingue ritarda il rischio Alzheimer
    Secondo uno studio realizzato in India conoscere due lingue allena il cervello, rallentando il declino cognitivo senile e la demenza
  7. News dalla fondazioneViviBene, un progetto di Airest e Fondazione Veronesi all’insegna della sana alimentazione
    E' partito l'8 dicembre ViviBene, un progetto realizzato da Airest in collaborazione con Fondazione Veronesi.
  8. Sono proprio utili i “semafori” sulle etichette alimentari?
    MagazineSono proprio utili i “semafori” sulle etichette alimentari?
    In attesa delle nuove etichette nutrizionali, valide per tutta l’Europa, la Gran Bretagna ha adottato i segnali rosso, verde, giallo che molti nutrizionisti ritengono impropri, perché non esistono «alimenti buoni e cattivi»