Ai maniaci dell'igiene non piacerà, ma sappiano che silenziosi e invisibili compagni di viaggio li seguono anche in vacanza, sin nella camera d'albergo. Sono i batteri di varia natura che uno studio presentato al meeting 2012 dell'American Society of Microbiology ha rilevato in una serie di hotel esaminati a campione. Fra i livelli più alti di contaminazione il telecomando della tv e l'interruttore della lampada accanto al letto. Sull'81% delle superfici nelle stanze è stato rinvenuto l'Escherichia coli, un batterio fecale estremamente diffuso e responsabile di infezioni intestinali.
LO STUDIO - La ricerca, coordinata dagli esperti dell'università di Houston ha analizzato a campione le condizioni igieniche in grandi alberghi in Texas, Indiana e South Carolina. L'obiettivo dell'analisi era elaborare un metodo scientifico per valutare le operazioni di pulizia negli hotel e misurare il livello di rischio igienico per gli ospiti. A tale scopo è stato utilizzato il sistema Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), sviluppato in origine dalla Nasa per identificare potenziali rischi fisici, chimici e biologici e utilizzato, anche in Italia, nel controllo di qualità di varie filiere produttive, compresa quella alimentare.
LE SPUGNE - Se non è sorprendente la presenza di batteri sugli scarichi di toilette e stanza da bagno, preoccupa gli autori della ricerca il fatto che un'elevata carica batterica sia stata rilevata sui materiali da lavoro degli addetti alla pulizia, come spugne e spazzole. «Al momento gli addetti puliscono 14-16 stanze in un turno di 8 ore, per circa 30 minuti in ciascuna camera» hanno spiegato gli autori. «Identificare gli oggetti più a rischio nella stanza permetterebbe di ripensare strategicamente le operazioni di pulizia e i tempi in modo da ridurre i potenziali rischi per la salute posti da contaminazione microbica». Una curiosità: le superfici più pulite sono risultate la testiera del letto, i bastoni delle tende e la maniglia della porta del bagno.
LA LEGIONELLA – E proprio in un hotel, il Bellevue Stratford di Philadelphia, nel 1976 si scatenò l’infezione polmonare batterica che venne poi battezzata legionellosi, o malattia del legionario, poiché colpì oltre 200 fra i partecipanti a un raduno dell’American Legion. In quel caso l’imputato fu il sistema di condizionamento dell’aria.