Le malattie cardiovascolari sono provocate da un insieme di fattori che contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo.
Le circostanze che aumentano la probabilità di insorgenza della malattia - i cosiddetti fattori di rischio - si dividono in modificabili attraverso cambiamenti dello stile di vita o mediante assunzione di farmaci (ipertensione, abitudine al fumo, diabete mellito, ipercolesterolemia) e non modificabili (età, sesso maschile e familiarità).
Tra i fattori di rischio modificabili ci sono i livelli di colesterolo nel sangue.
Nello specifico, elevati livelli plasmatici di colesterolo totale e di colesterolo Ldl rappresentano uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare.
Quale deve essere la soglia da tenere sotto controllo? E a partire da quale età conviene monitorare l'andamento dei livelli di colesterolo nel sangue?
Risponde nella videointervista Gianfranco Parati, direttore del dipartimento di scienze mediche e riabilitative a indirizzo cardio-neuro-metabolico dell'Irccs Ospedale San Luca-Istituto Auxologico Italiano di Milano.
QUANDO CONTROLLARE I LIVELLI
DI COLESTEROLO?

