Pediatria

Vaccini obbligatori per legge: la strada è ancora lunga

Ad oggi solo alcune Regioni li richiedono per accedere all'asilo. Una soluzione che però non spiega e non dipana i dubbi dei genitori

Vaccini obbligatori per accedere all’asilo su tutto il territorio nazionale? Forse. La proposta, affrontata nei giorni scorsi dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione dell’assemblea Stato-Regioni, è stata accolta favorevolmente con parere unanime. Prossimo passo – a detta del ministro - sarà quello di «portare la questione all’attenzione del Ministro dell’Istruzione e della ricerca scientifica e degli altri Colleghi di Governo».

Un’obbligatorietà – non più in vigore dal 1999 - che alcune Regioni hanno già reintrodotto. La prima è stata l’Emilia Romagna che ha da poco varato una legge sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per poter frequentare il nido. A ruota è stato il turno del Friuli Venezia Giulia e della Toscana, che hanno varato un provvedimento che rende obbligatoria la vaccinazione dei bambini per l’iscrizione agli asili comunali e convenzionati.

La norma non si estende alla scuola dell'obbligo e resta limitata, appunto, ad alcune regioni. Una situazione a macchia di leopardo che dovrà necessariamente essere armonizzata e che dovrà essere affiancata da una buona e corretta informazione, che possa dissipare quei dubbi che portano ancora oggi alcuni genitori a rifiutare questo straordinario strumento di prevenzione.

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