Fumo

Se fumi il dolore cronico è più forte

La tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori è più bassa rispetto a chi non usa sigarette. Questi i risultati presentati a Firenze al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore. Un motivo in più per smettere

La tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori è più bassa rispetto a chi non usa sigarette. Questi i risultati presentati al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore.

I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni: il dolore cronico, quello che perdura da almeno tre mesi, affligge un europeo su cinque. Mal di schiena, dolori articolari e reumatici sono solo alcuni dei più frequenti. A peggiorare la situazione sono le sigarette: la tolleranza al dolore nei fumatori ed ex-fumatori sembrerebbe essere più bassa rispetto a quella dei non fumatori. Ad affermarlo è lo studio norvegese Tromsø, presentato negli scorsi giorni al congresso della Federazione Europea di medicina del dolore (European Pain Federation EFIC) svoltosi Firenze.

DATI CONTRASTANTI- «Fino a oggi la ricerca sulla nicotina e sul dolore ha prodotto risultati contrastanti. Alcuni studi sperimentali hanno dimostrato che il fumo di sigaretta e la nicotina riducono la sensibilità al dolore, mentre studi osservazionali hanno documentato un maggior rischio di dolore acuto e cronico nei fumatori. Il nostro intento era indagare l’associazione tra stato di fumatore e sensibilità al dolore», ha spiegato il dottor Aslak Johansen dell’Ospedale Universitario della Norvegia settentrionale, Tromsø.

LO STUDIO- All’analisi hanno partecipato più di 10 mila persone. Il 22,1 per cento delle donne e il 18,8 per cento degli uomini che vi hanno preso parte erano fumatori, mentre il 38,6 per cento delle donne e il 46,8 per cento degli uomini erano ex-fumatori. La tolleranza al dolore è stata valutata con acqua fredda con il cosiddetto test pressorio del freddo.

IL COMMENTO «La sopportazione del dolore indotto dall’acqua fredda è stata minima nei fumatori, leggermente più alta negli ex-fumatori e massima nei non fumatori di entrambi i sessi», Questi risultati indicano che il consumo di nicotina produce un effetto iperalgesico a lungo termine» conclude Johansen.

DEPRESSIONE- Tra gli altri studi presentati al congresso sulla relazione tra fumo e dolore c’è «Generation Scotland: the Scottish Family Health Study». L’analisi ha indagato la relazione tra stato di fumatore, dolore cronico e depressione «Da molti studi risulta chiaro che la percentuale di fumatori è più elevata tra i pazienti con dolore cronico rispetto alla popolazione generale e che i fumatori lamentano una più alta intensità al dolore e più alti gradi di disabilità. Evidenze raccolte nei centri specializzati in medicina del dolore indicano che la depressione potrebbe giocare un ruolo nell’associazione tra fumo e dolore cronico» spiega il dottor van Hecke, autore dello studio. Una ragione in più per smettere subito di fumare.

Daniele Banfi

@danielebanfi83

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