E’ qualcosa di più di una deduzione teorica, è un fatto. Vietare il fumo nei luoghi pubblici sta portando un beneficio alla salute pubblica. E fra le diverse buone notizie legate alla messa al bando della sigaretta in bar e ristoranti c’è anche la riduzione delle nascite pretermine.
A sostenerlo è uno studio belga, che ha esaminato 606.800 nascite e ha scoperto un nesso evidente fra la riduzione dei parti prematuri e l’entrata in vigore di leggi antifumo.
LO STUDIO
I ricercatori dell’Università di Hasselt hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sul British Medical Journal.
In corrispondenza di tre fasi di progressiva estensione dei divieti in Belgio, hanno registrato i cambiamenti nel numero di bambini partoriti spontaneamente a meno di 37 settimane di gestazione.
Nel 2006 il Belgio ha introdotto i primi spazi smoke-free, nel 2007 li ha estesi a tutti i ristoranti e nel 2010 a tutti i luoghi dove si serve cibo.
Ciascuno degli ultimi due provvedimenti è stato seguito da un calo del 3% dei nati prematuri, vale a dire di 6 bambini ogni mille nascite. Nessun cambiamento è stato rilevato invece nei periodi precedenti a ciascun divieto.
ARIA PULITA PER MADRI IN ATTESA
Gli autori hanno anche escluso l’intervento di altri fattori, come inquinamento o epidemie, o ancora l’età e lo status socioeconomico delle madri. Sono note le influenze del fumo, attivo e passivo, sulle probabilità di partorire pretermine e sul basso peso alla nascita. Gli effetti positivi registrati dal team belga sono attribuibili sia a una minore esposizione delle future madri al fumo passivo, sia a una riduzione dell’abitudine al fumo fuori e dentro le mura di casa (le donne fumatrici nelle Fiandre sono rimaste intorno al 22% fra il 1997 e il 2004, mentre nel 2008 erano soltanto il 17,9%). E’ la prova, commentano i ricercatori belgi, che i divieti al fumo nei luoghi pubblici fanno bene alla salute collettiva sin dalle primissime fasi della vita.