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Malattie reumatiche: sintomi troppo spesso trascurati

Oltre 5 milioni di italiani soffrono di una delle 150 diverse malattie reumatiche. La campagna #ReumaDays. Fumo e obesità fra i fattori di rischio

No, non sono dovute al clima freddo o umido come pensano 7 italiani su 10. Invece sì, si possono prevenire, ma la metà dei connazionali non lo sa. Sappiamo ben poco delle malattie reumatiche, ma oltre 5 milioni di cittadini ne soffrono. Riconoscere i primi campanelli d’allarme e arrivare al più presto a una diagnosi è essenziale per limitare i danni e curare al meglio i malati. Per questo la Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha deciso di portare in formazione e prevenzione nelle piazze di 11 città con la campagna itinerante #ReumaDays.

MALATTIE REUMATICHE IN AUMENTO

«Sono patologie destinate ad aumentare di pari passo con il crescere dell’età media della popolazione del nostro Paese - dice Mauro Galeazzi, presidente Nazionale SIR -. Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16 per cento degli italiani mentre l’osteoporosi il 7,6 per cento. Se non vengono curate in modo adeguato e tempestivo possono compromettere seriamente la qualità della vita ed essere anche mortali». «Le malattie reumatiche nel nostro Paese interessano una persona su tre dopo i 65 anni e sono in aumento, soprattutto per via dell’invecchiamento generale della popolazione – prosegue Galeazzi, che è anche direttore della Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese -. Colpiscono soprattutto le articolazioni, lo scheletro e l’apparato muscolare, ma a volte coinvolgono anche organi interni e altri tessuti. Esistono oltre 150 tipi di patologie reumatiche diverse sia per come si manifestano, sia per le cause che le determinano. Artrite reumatoide, artrosi e osteoporosi sono fra le più comuni, altre come il lupus eritematoso, la sclerodermia o alcune forme di patologie autoimmuni sistemiche sono più rare. Pochi e scarsi segnali d’allarme all’inizio. Poi, all’improvviso, compaiono i dolori articolari e le prime difficoltà nel movimento, che molte persone però trascurano a lungo, mentre è importante non perdere tempo».

I SINTOMI

«Insegneremo agli italiani come riconoscere i più evidenti segnali specifici delle malattie - prosegue Luigi di Matteo, Vice Presidente SIR -. Dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare nei giovani, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare, sono sintomi che contraddistinguono i disturbi reumatici. Meglio non trascurare una tumefazione che compare velocemente, senza un motivo apparente, così come un rigonfiamento associato o meno a dolore e arrossamento locale, di una o più articolazioni in assenza di trauma. Le persone che soffrono di psoriasi o con familiari affetti da psoriasi dovrebbero insospettirsi davanti alla comparsa di dolore alle articolazioni o alla colonna vertebrale o al tallone. Chi ne soffre deve quindi rivolgersi tempestivamente ad uno specialista reumatologo».

LE TERAPIE

«Oggi abbiamo a disposizione terapie con le quali possiamo garantire la remissione della patologia e quindi un ritorno ad una vita normale» spiega ancora di Matteo. «Tuttavia, in ancora troppi casi siamo costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci. Le malattie alle ossa e agli organi di locomozione, infatti, rappresentano la terza causa di invalidità in Italia».

LA PREVENZIONE: NO A FUMO E SOVRAPPESO

Stando ai dati emersi dal sondaggio SIR nella prima tappa della campagna itinerante #ReumaDays (che si è svolta a Rimini in occasione del congresso nazionale di fine novembre, intervistando 2.000 persone), il 54% degli italiani non sa che è possibile prevenire le malattie reumatiche. «Gli stili di vita sono fondamentali per la prevenzione di molte malattie, comprese quelle reumatologiche – spiega Luigi di Matteo, vicepresidente SIR -. Numerosi studi scientifici hanno ormai accertato che il fumo è coinvolto nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, del lupus e di altre patologie autoimmuni sistemiche. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, fumare aumenti di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide.

 

Anche lobesità è un fattore di rischio noto: è tipica di chi soffre di artrite psoriasica e determina un forte aumento del pericolo di artrosi (soprattutto quella che interessa colonna vertebrale e ginocchia). Senza considerare che i chili di troppo causano un sovraccarico delle articolazioni e a lungo andare possono danneggiarle. Mentre l’attività fisica (di ogni tipo, ciascuno in base alle proprie possibilità) è un vero toccasana, anche perché aiuta a conservare il tono muscolare e difende la mobilità articolare».

LA CAMPAGNA IN 11 CITTÀ

Dopo Rimini, le città coinvolte dal #ReumaDays saranno: Ancona (28 febbraio - 1 marzo), Pescara (3-4 marzo), Potenza (9-10 marzo), Ragusa (12-13 marzo), Cagliari (17-18 marzo), Siena (21-22 marzo), Perugia (24-25 marzo), Brescia (4-5 aprile), Udine (7-8 aprile) e Padova (10-11 aprile). La campagna nazionale è realizzata anche grazie al ruolo attivo svolto dalle associazioni di pazienti ANMAR Onlus (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e APMAR (Associazione Nazionale per Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) che aiutano la SIR nelle varie iniziative. In ogni tappa sono installati nelle piazze punti informativi nei quali viene distribuito materiale divulgativo e dove i medici SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le più importanti terapie per contrastarle.

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