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Vaccini strumento di salute per gli anziani

E’ il tema caldo del momento. Parliamo di vaccini declinati, questa volta, per la terza età. A Milano è stata infatti presentata la campagna, VACCI. VACCI A VACCINARTI, lanciata da Happy Ageing. Il contesto è quello della Conferenza annuale di EUPHA, European Public Health Association, e del Congresso della Società Italiana di Igiene, in corso a Milano. Scopo della campagna è sensibilizzare la popolazione oltre i 65 anni alla vaccinazione e alla prevenzione delle complicanze dell’influenza, in particolare delle polmonitiprovocate da pneumococco. Proteggersi da malattie evitabili, chiariscono dall’Alleanza, è il primo passo per migliorare le condizioni di vita degli anziani e centrare l’obiettivo della Commissione Europea per il 2020: allungare di due anni la vita insalute dei cittadini.

 

COME INVECCHIARE BENE

Dieta sana, attività fisica, un uso corretto dei farmaci, esami di controllo regolari e la giusta profilassi delle malattie più comuni sono gli ingredienti raccomandati dagli esperti. «Ogni anno, in Italia, sono migliaia i decessi per complicanze da influenza, quasi tutti tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari di origine batterica» ha ricordato inoltre Michele Conversano, presidente di Happy Ageing e past president della Società Italiana di Igiene (SItI) in occasione dell’incontro. «Se si abbinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico, si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi fino anche del 60%. La polmonite è ancora la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi Occidentali, tra gli anziani solo uno su tre sa che si può morire di polmonite, per essere precisi il 32% dei 70-85enni. Il 33,9% del campione, con un picco del 56% dei 70-85enni, pensa che la polmonite non si possa prevenire e il 59,7% del campione non sa che esiste un vaccino». (Fonte: AstraRicerche – Gli Italiani e il vaccino contro la polmonite, Settembre 2015).

 

FOCUS VACCINI

Secondo i dati di Eurostat, nel 2050 oltre il 28% della popolazione europea avrà più di 65 anni; di qui la necessità di riflettere sulla prevenzione. Nicola Ferrara, presidente della Società italiana di Geriatria e Gerontologia: «Il numero dei vaccinati per i virus influenzali e per lo pneumococco è ancora non soddisfacente, anche alla luce dei dati più recenti dell'Istituto Superiore di Sanità che parlano di una copertura vaccinale per gli over65 nel 2014 pari al 48.6%, con una riduzione di 20 punti rispetto al 2005. Ciò' significa che, nonostante l’osservazione che i vaccini possano garantire una vita in salute più a lungo ed una riduzione delle ospedalizzazioni, molti anziani ignorano l’opportunità di potersi vaccinare».

 

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