Che cos’è il diritto all’oblio oncologico?
Il diritto all’oblio oncologico garantisce alle persone guarite dal cancro di non dover dichiarare la malattia pregressa per accedere a servizi lavorativi, finanziari, assicurativi o per percorsi di adozione. Questo diritto diventa applicabile quando il rischio di recidiva è considerato irrilevante: solitamente, 10 anni dalla fine delle cure attive per gli adulti e 5 anni per i tumori diagnosticati prima dei 21 anni, in assenza di recidive.
In Italia, si stima che un milione di persone possa beneficiare di questa tutela, eliminando le discriminazioni legate alla malattia superata.
Chi può beneficiare del diritto all’oblio oncologico e quando?
La legge sull’oblio oncologico, in vigore dal 2 gennaio 2024, specifica che possono usufruirne tutte le persone guarite da tumori. I tempi standard per accedere al diritto sono 10 anni dalla fine dei trattamenti (ridotti a 5 anni per chi ha ricevuto la diagnosi prima dei 21 anni).
Tuttavia, il decreto attuativo introduce riduzioni dei tempi per alcune diagnosi tumorali specifiche, come:
- 1 anno: tumori del colon-retto (stadio I), mammella (stadio I e II), testicolo, tiroide e linfomi di Hodgkin.
- 5-7 anni: melanoma, tumori del collo e corpo dell’utero, alcune leucemie.
L’elenco dei tumori è aggiornato annualmente in base ai progressi della ricerca, per rispecchiare i miglioramenti nelle cure e nei tassi di guarigione.
Come si richiede il diritto all’oblio oncologico?
Per ottenere il certificato di oblio oncologico, l’ex paziente deve seguire questi passaggi:
- Preparare la documentazione: includere dati personali (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza) e, se necessario, allegare la documentazione medica che attesti la guarigione.
- Inviare la richiesta: presentare la domanda a una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, a un medico del Servizio Sanitario Nazionale, al medico di base o al pediatra di libera scelta.
- Tempi di rilascio: la certificazione deve essere rilasciata entro 30 giorni, previa verifica dei requisiti temporali.
La legge stabilisce che i dati relativi alla richiesta siano eliminati dopo 10 anni, per garantire il rispetto della privacy.
Qual è l’iter legislativo che ha portato all’approvazione della legge sull’oblio oncologico?
La legge sull’oblio oncologico rappresenta il frutto di un iter legislativo straordinariamente rapido e di un consenso unanime in Parlamento. Il percorso è stato sostenuto dalle raccomandazioni dell’EU Beating Cancer Plan, che sollecita i Paesi membri a eliminare le discriminazioni contro gli ex pazienti oncologici.
Fondazione Veronesi, attraverso il proprio Comitato Etico, ha evidenziato la necessità di questa normativa, sottolineando l’importanza di garantire equità e rispetto per la dignità delle persone guarite dal cancro.
Nonostante il traguardo raggiunto, il dibattito rimane aperto per ampliare ulteriormente i diritti degli ex pazienti oncologici e garantire l’effettiva applicazione della legge in tutti i settori.