Mieloma multiplo

Informazioni su sintomi, diagnosi, fattori di rischio e terapie disponibili per affrontare questa complessa patologia.

  • 10%

    di tutte le neoplasie ematologiche

  • 3.600

    nuovi casi in Italia nel 2024 negli uomini

  • 3.100

    nuovi casi in Italia nel 2024 nelle donne

Che cos’è il Mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è un tumore delle plasmacellule, un tipo di cellule del sistema immunitario presenti nel midollo osseo e nei linfonodi. Producono anticorpi (immunoglobuline) fondamentali per proteggere l’organismo dalle infezioni. Il midollo osseo ha il compito di generare tutte le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

In condizioni normali, le plasmacellule producono una gamma di immunoglobuline. Nel mieloma multiplo, queste cellule subiscono una trasformazione tumorale, producendo un solo tipo di immunoglobulina monoclonale e proliferando in modo incontrollato, riducendo la produzione di altre immunoglobuline e indebolendo il sistema immunitario, oltre a interferire con la fisiologica produzione delle diverse cellule del sangue.

Il mieloma multiplo è la forma più comune tra le neoplasie delle plasmacellule, che includono anche mielomi micromolecolari, mielomi non secernenti, plasmocitomi solitari e mielomi indolenti.

Sintomi

I sintomi più comuni includono dolore osseo (spesso nella zona lombare), stanchezza e debolezza generale.

Stimolando l’attività degli osteoclasti, le plasmacellule tumorali causano danni alle ossa, con la formazione di lesioni litiche che possono portare a fratture.

I pazienti possono presentare alti livelli di calcio nel sangue, causati dalla distruzione ossea, che a loro volta possono indurre disturbi gastrointestinali e renali, talvolta confusione mentale.

La carenza di globuli rossi (anemia) può manifestarsi con pallore e debolezza, quella di globuli bianchi (leucopenia) con febbre e suscettibilità alle infezioni, quella di piastrine (trombocitopenia) con problemi nella coagulazione del sangue.

Le plasmacellule tumorali possono indurre tumori chiamati plasmacitomi, caratterizzati da aggregati anomali di plasmacellule nelle ossa o nei tessuti molli. Questo tipo di tumore può provocare anemia, insufficienza renale e indebolimento del sistema immunitario.

Diagnosi

La diagnosi di mieloma multiplo si basa su un’attenta valutazione clinica e su esami diagnostici. I segni sospetti includono dolore cronico o fratture spontanee. Gli esami del sangue e delle urine possono evidenziare:

  • Componente monoclonale: una proteina prodotta in quantità anomala dalle plasmacellule tumorali.
  • Anemia
  • Ipercalcemia: aumento del calcio nel sangue.
  • Segni di insufficienza renale

Se questi segni vengono riscontrati, si procede con una biopsia del midollo osseo, effettuata tramite aspirazione o prelievo di un frammento osseo dalla cresta iliaca (l’osso dell’anca). Esami di diagnostica per immagini, come radiografie, TAC a basso dosaggio o risonanza magnetica, aiutano a identificare lesioni ossee o fratture patologiche.

In alcuni casi può essere individuata una condizione pre-mielomatosa chiamata MGUS (gammopatia monoclonale di significato incerto), caratterizzata dalla presenza di immunoglobuline monoclonali senza altri sintomi o complicazioni. Questa condizione è frequente negli anziani e richiede monitoraggio periodico per verificare un’eventuale evoluzione verso il mieloma multiplo.

Fattori di rischio

Le cause del mieloma multiplo non sono completamente note, ma studi recenti hanno identificato alcune anomalie genetiche associate alla malattia. Tra gli altri fattori che possono influenzare il rischio di malattia troviamo:

  • Età avanzata: l’età media alla diagnosi è di 68 anni.
  • Sesso maschile: il rischio è leggermente più elevato rispetto alle donne.
  • Obesità: un fattore di rischio riconosciuto.
  • Familiarità: una storia familiare di malattia può essere associata ad un aumento di rischio, anche se si tratta di una condizione rara.
  • Esposizione a radioattività e sostanze chimiche industriali (benzene, ossido di etilene) sono considerati probabili fattori di rischio.

Non esistono strategie di prevenzione specifiche, ma è importante mantenere un peso corporeo sano ed evitare l’esposizione a sostanze tossiche.

Come si cura

Il trattamento del mieloma multiplo è altamente personalizzato e si basa su una valutazione multidisciplinare. Tra i vari approcci possibili, troviamo:

1. Farmaci

La chemioterapia è un trattamento standard per il mieloma multiplo e prevede la somministrazione di farmaci per via orale o endovenosa per distruggere le cellule tumorali o per migliorare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. Ai chemioterapici classici sono affiancati farmaci immunomodulanti (come talidomide, lenalidomide, pomalidomide) che agiscono sull’ambiente midollare, farmaci inibitori del proteasoma (bortezomib e carfilzomib), anticorpi monoclonali. 

Nuove terapie sono allo studio e sono in fase di approvazione farmaci mirati di nuova generazione, fra cui le terapie cellulari con CAR-T e gli anticorpi bi-specifici, per pazienti con mieloma in recidiva e/o refrattari alle terapie

2. Trapianto di cellule staminali

Il trapianto di cellule staminali rappresenta la terapia d’elezione per i pazienti che, per età e per condizioni generali, non presentano controindicazioni al trattamento. Lo scopo è ripristinare il sistema emopoietico

  • Trapianto autologo: utilizza le cellule staminali del paziente stesso, prelevate, trattate e poi reintrodotte dopo la chemioterapia ad alte dosi.
  • Trapianto allogenico: utilizza cellule staminali da un donatore compatibile, ma è meno frequente a causa dei rischi di rigetto associati.

3. Radioterapia

La radioterapia è impiegata per trattare aree specifiche colpite dal tumore, come plasmacitomi localizzati. Può avere anche un ruolo palliativo per alleviare il dolore o prevenire ulteriori danni ossei.

4. Chirurgia

La chirurgia è utilizzata principalmente per stabilizzare le ossa danneggiate dalla malattia, ad esempio in caso di compressione della colonna vertebrale che può causare paralisi o debolezza.

Quanto è diffuso in Italia

Secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), nel 2024 si stimano circa 3.600 nuovi casi di mieloma multiplo negli uomini e 3.100 nelle donne.

Il mieloma multiplo rappresenta circa il 10% di tutte le neoplasie ematologiche, con tassi di incidenza stabili nel tempo. Grazie ai progressi nella diagnosi e nel trattamento, la sopravvivenza a lungo termine è migliorata, ma la malattia rimane complessa e richiede un attento monitoraggio.

5 domande e risposte sul mieloma multiplo

Sì, il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica rara, ma è la forma più comune di tumore delle plasmacellule. In Italia, secondo AIRTUM, nel 2024 sono attesi circa 6.700 nuovi casi.

Gli esami principali includono analisi del sangue e delle urine, biopsia del midollo osseo, e indagini di imaging (radiografie, TAC, risonanza magnetica) per rilevare lesioni ossee.

Il mieloma multiplo è considerato una malattia cronica, attualmente non guaribile ma trattabile e cronicizzabile. Le terapie moderne possono controllare la malattia anche per lunghi periodi.

I principali fattori di rischio sono l’età avanzata, il sesso maschile, la familiarità, l’obesità e l’esposizione a sostanze chimiche come il benzene.

Oltre a chemioterapia e trapianto di cellule staminali, sono oggi disponibili farmaci immunomodulanti, anticorpi monoclonali, terapie mirate, e in casi selezionati anche terapie CAR-T e anticorpi bi-specifici.

 

Nota bene: le informazioni fornite non sostituiscono il parere medico. Per ogni dubbio, consultare uno specialista.

Ultimo aggiornamento:06.05.2025
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