
L'ecografia mammaria è un esame diagnostico che utilizza ultrasuoni per visualizzare le strutture interne del seno. Spesso ci si chiede se questo strumento possa essere utilizzato come metodo di screening per il tumore al seno. In questa pagina, faremo chiarezza sul ruolo dell’ecografia nella diagnosi precoce del tumore al seno confrontandola con la mammografia.
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Ruolo dell'ecografia nella diagnosi precoce per il tumore al seno
L'ecografia mammaria è particolarmente utile nelle donne giovani, soprattutto sotto i 40 anni, poiché il loro tessuto mammario è generalmente più denso e ghiandolare, rendendo la mammografia meno efficace. In questi casi, l'ecografia può individuare la presenza e la natura di un nodulo solido o liquido. Tuttavia, attualmente, l'ecografia non è considerata un metodo di screening di massa per il tumore al seno nella popolazione generale, ma eventualmente un esame complementare, su valutazione del medico specialista. La mammografia rimane lo strumento principale per lo screening, in grado di rilevare formazioni anomale anche di piccole dimensioni.
Confronto tra ecografia e mammografia
La mammografia è una radiografia della mammella che permette di individuare noduli, microcalcificazioni o altri segni di una possibile neoplasia. Esiste un programma di screening nazionale organizzato dal Servizio Sanitario Nazionale, gratuito e su invito a cadenza biennale per le donne tra i 50 e i 69 anni (alcune Regioni hanno esteso l’offerta anche dai 45 anni e/o fino ai 74 anni) di. L'ecografia, invece, utilizza ultrasuoni e non impiega radiazioni ionizzanti. È indicata principalmente nelle donne giovani o in presenza di dubbi diagnostici emersi durante la visita clinica. Inoltre, l'ecografia può essere utilizzata come complemento alla mammografia in casi specifici, come nelle donne con seno denso, dove la mammografia potrebbe non rilevare alcune lesioni, su indicazione del medico specialista.
Vantaggi e limiti dell'ecografia
L'ecografia offre diversi vantaggi:
- Assenza di radiazioni: utilizzando ultrasuoni, l'ecografia non espone le pazienti a radiazioni ionizzanti, rendendola sicura anche per le donne in gravidanza.
- Valutazione dei noduli: è particolarmente efficace nel distinguere tra noduli solidi e liquidi, fornendo informazioni complementari rispetto alla mammografia.
- Guida per procedure interventistiche: l'ecografia è spesso utilizzata per guidare biopsie o altre procedure interventistiche, grazie alla sua capacità di visualizzare in tempo reale le strutture interne del seno.
Nonostante i suoi benefici, l'ecografia presenta alcuni limiti:
- Dipendenza dall'operatore: la qualità e l'accuratezza dell'esame possono variare in base all'esperienza e alla competenza dell'operatore.
- Limitata capacità di rilevare microcalcificazioni: a differenza della mammografia, l'ecografia è poco efficace nell'individuare microcalcificazioni, che possono essere un segno precoce di tumore al seno.
- Non adatta come screening di massa: a causa della mancanza di standardizzazione e della variabilità dei risultati, l'ecografia non è raccomandata come metodo di screening di massa per la popolazione generale, al contrario della mammografia
Raccomandazioni attuali
Le linee guida attuali suggeriscono che l'ecografia mammaria sia utilizzata come complemento alla mammografia, soprattutto nelle donne con seno denso o in presenza di lesioni sospette rilevate durante la visita clinica. Per le donne sotto i 40 anni, l'ecografia può essere l'esame di prima scelta in caso di necessità diagnostiche. È importante che ogni donna discuta con il proprio medico o specialista i controlli più appropriati in base alla propria età, storia familiare e fattori di rischio individuali.