Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI): cos’è e a cosa serve
La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) è un avanzato esame di imaging che consente di analizzare l’attività del cervello in tempo reale, monitorando il flusso sanguigno cerebrale.
Questo esame si basa sul principio che le aree del cervello più attive consumano più ossigeno e ricevono quindi un maggior afflusso di sangue. La fMRI rileva queste variazioni, fornendo mappe dettagliate dell’attività cerebrale durante specifiche attività cognitive o motorie.
L’esame è utilizzato principalmente per:
- Studiare il funzionamento delle diverse aree cerebrali, in particolare quelle legate al linguaggio, al movimento e alla memoria.
- Supportare la diagnosi e il trattamento di malattie neurologiche, come l’ictus, l’epilessia e i disturbi neurodegenerativi.
- Pianificare interventi neurochirurgici, per identificare le aree del cervello da preservare durante un’operazione.
- Comprendere i meccanismi delle funzioni cognitive e delle emozioni, nell’ambito della ricerca neuroscientifica.
Come funziona la Risonanza Magnetica Funzionale?
La fMRI utilizza campi magnetici e onde di radiofrequenza, come la Risonanza Magnetica tradizionale (RM), ma si concentra sulle variazioni del flusso sanguigno cerebrale legate all’attività neuronale.
Durante l’esame, il paziente viene fatto sdraiare all’interno dello scanner RM, dove gli vengono richieste specifiche attività, come muovere una mano, leggere parole o risolvere problemi matematici. Il macchinario registra i cambiamenti nell’ossigenazione del sangue, evidenziando quali aree del cervello si attivano in risposta agli stimoli.
L’esame è indolore, non invasivo e dura circa 30-60 minuti, a seconda delle aree cerebrali da analizzare.
Quando è indicata la fMRI?
La Risonanza Magnetica Funzionale viene prescritta in diversi contesti clinici e di ricerca, tra cui:
- Identificazione di aree cerebrali cruciali prima di un intervento neurochirurgico.
- Studio di malattie neurologiche e psichiatriche, come Alzheimer, epilessia, schizofrenia e depressione.
- Valutazione del recupero neurologico dopo un ictus o un trauma cranico.
- Ricerca scientifica, per approfondire il funzionamento della mente e dei processi cognitivi.
La fMRI è sicura?
Come la RM tradizionale, la fMRI è un esame sicuro, in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti. Tuttavia, non è indicata per i pazienti con dispositivi metallici impiantati, come pacemaker o protesi magnetiche, a causa del potente campo magnetico.
Inoltre, alcune persone potrebbero provare claustrofobia durante l’esame, ma è possibile richiedere l’uso di uno scanner RM aperto o l’assistenza di un operatore.
Un esame sicuro e non invasivo
La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) è un esame innovativo che permette di analizzare l’attività cerebrale in tempo reale, con applicazioni in neurologia, neurochirurgia e ricerca neuroscientifica. Sicura e non invasiva, rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere meglio il cervello umano e migliorare il trattamento delle malattie neurologiche.
NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico