Negli ultimi giorni in 15 Paesi dell'Unione Europea è scattato l'allarme per la presenza di uova contaminate con l'insetticida fipronil provenienti dal Belgio. Secondo il Ministero della Salute l'Italia non deve temere. Pur avendo ricevuto prodotti derivati delle uova provenienti dalle aziende coinvolte nello scandalo, al momento nessuno di questi pare giunto in commercio nel nostro Paese. Ma in cosa consiste la contaminazione? C'è davvero pericolo nel consumo di uova e derivati?
CHE COS'E' IL FIPRONIL?
«Il Fipronil -spiega la dottoressa Maria Caramelli, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguaria e Valle d'Aosta- è un insetticida ad ampio spettro usato per togliere pulci e zecche da cani e gatti. Da tempo questa molecola è vietata come anti-pulci negli animali destinati al consumo umano». Eppure, nonostante il divieto, più di 180 aziende straniere lo hanno utilizzato. Dal punto di vista farmacologico il Fipronil va ad interferire con l'attività del sistema nervoso centrale degli insetti impedendo il passaggio degli ioni cloruro attraverso il recettore del GABA ed il recettore del Glut-Cl.
QUALI RISCHI COMPORTA PER LA SALUTE?
Proprio per la sua capacità di agire sul sistema nervoso il fipronil ha conseguenze importanti anche su quello umano e non solo su quello dei parassiti. In particolare forti dosi inducono ipereccitabilità, irritabilità, tremori, letargia e convulsioni. «Come per molte altre sostanze -prosegue l'esperta- è l'esposizione ad alte dosi e prolungata ad essere nociva per l'uomo. Mangiare un cucchiaio di maionese preparato con uova contaminate non ci fa ammalare. L'importante però è intervenire in tempo sequestrando il prima possibile tutti i prodotti contaminati».
QUAL E' LA SITUAZIONE IN ITALIA?
Quanto alla contaminazione sulle uova fresche l'Italia è tranquilla. Nel nostro Paese abbiamo una produzione molto più sicura rispetto al resto d'Europa. «Sul guscio abbiamo stampate molte informazioni e la tracciabilità è completa. Il problema si pone quando siamo in presenza di prodotti, uova o derivati, provenienti dall'estero» spiega la Caramelli.
AL VIA I CONTROLLI PER CAPIRE SE I PRODOTTI CONTAMINATI SONO ARRIVATI NEL NOSTRO PAESE
Ed è proprio su questo tipo di prodotti che sono cominciati all'Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta i primi controlli. Le uova contaminate sono tracciate ed è facile risalire a dove sono state deposte. «Piuttosto occorre capire se sono finite in prodotti a base d’uovo. Olanda e Belgio hanno reso nota la vicenda con grande ritardo, quindi dobbiamo comprendere quanto siamo stati esposti al consumo di queste uova» conclude la Caramelli.